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Cultura del riciclo

Misurare la Simbiosi Industriale: gli strumenti che rendono possibile il cambiamento

Dalle metodologie di analisi agli indicatori di sostenibilità, scopriamo come valutare e ottimizzare l'impatto della Simbiosi Industriale.

di
Alice Cutsodontis
25 novembre 2024

Nel nostro precedente articolo, abbiamo esplorato il concetto di Simbiosi Industriale (SI), evidenziando come sia possibile trasformare i sistemi produttivi tradizionali in reti virtuose capaci di ridurre gli sprechi e valorizzare le risorse. Ma per rendere questo cambiamento concreto e monitorabile, serve qualcosa di più: strumenti e modelli che aiutino a misurare gli effetti delle azioni intraprese.

Oggi ci concentriamo proprio su questo aspetto: quali tecnologie, metodologie e indicatori possiamo utilizzare per valutare e potenziare i benefici della Simbiosi Industriale? Vediamoli insieme.

Simbiosi Industriale: scopi, vantaggi e strumenti per il futuro

Lo scopo della Simbiosi Industriale

La Simbiosi Industriale si propone di massimizzare il valore delle risorse impiegate nei processi produttivi, trasformando gli scarti in opportunità attraverso collaborazioni tra distretti industriali diversi.

Tra i suoi obiettivi principali figurano:

  • Utilizzo efficiente delle risorse e dell’energia, minimizzando gli sprechi.
  • Scambio di competenze e risorse tra aziende, favorendo la creazione di nuove sinergie strategiche.
  • Promozione dell’economia circolare, eliminando la dipendenza dall’economia lineare grazie all’approccio Cradle-to-Cradle.
  • Vantaggi economici e ambientali, con una significativa riduzione degli impatti sull’ecosistema.

In definitiva, la Simbiosi Industriale rappresenta un passo concreto verso la chiusura dei cicli delle risorse, integrando aziende “dissimili” per costruire un modello win-win basato su sostenibilità ed efficienza.

 I vantaggi della Simbiosi Industriale

La Simbiosi Industriale offre vantaggi che si estendono oltre l’ambiente, includendo benefici economici e sociali.

Economici

  • Riduzione dei costi per l'approvvigionamento di materie prime ed energia.
  • Nuove opportunità di mercato e aumento del fatturato aziendale.
  • Riduzione delle spese legate allo smaltimento e trasporto dei rifiuti.
  • Accesso a sistemi fiscali più vantaggiosi grazie all’adozione di pratiche sostenibili.

Ambientali

  • Ottimizzazione dell’uso delle risorse e riduzione delle emissioni di CO2.
  • Prevenzione della produzione di rifiuti e smaltimento in discarica.
  • Impiego di risorse alternative, riducendo l’estrazione di materiali vergini.

Sociali

  • Creazione di nuovi posti di lavoro e figure professionali specializzate.
  • Miglioramento delle condizioni di lavoro e delle infrastrutture condivise.
  • Sviluppo di una cultura aziendale basata sulla collaborazione e sull’etica.

 Le barriere alla Simbiosi Industriale

Nonostante i numerosi vantaggi, la diffusione della Simbiosi Industriale incontra diversi ostacoli, tra cui:

  • Barriere culturali, legate alla scarsa consapevolezza e all’inerzia aziendale verso nuove pratiche.
  • Barriere tecnologiche, dovute a strumenti e infrastrutture non sempre adeguate.
  • Barriere normative, con regolamentazioni incomplete o assenti per specifiche categorie di rifiuti.
  • Mancanza di coordinamento, sia a livello istituzionale che aziendale, e di partner adeguati per creare reti simbiotiche.

Superare queste barriere richiede investimenti in formazione, un maggiore supporto istituzionale e una pianificazione strategica su scala regionale e nazionale.

Strumenti e modelli per misurare la Simbiosi Industriale

La Simbiosi Industriale (SI) non è solo un concetto teorico, ma un approccio concreto per trasformare i sistemi produttivi, rendendoli più efficienti e sostenibili. Tuttavia, per capire davvero se un progetto di SI funziona, è essenziale poterlo misurare. Come? Attraverso strumenti e modelli capaci di analizzare gli impatti ambientali, economici e sociali.

Strumenti per capire cosa funziona davvero

Quando parliamo di misurazione, ci riferiamo a strumenti pratici che ci aiutano a tradurre la teoria in numeri e dati utili. Eccone alcuni tra i più usati:

  1. LCA (Life Cycle Assessment)
    L’analisi del ciclo di vita è una delle tecniche più diffuse. Serve a valutare tutto il percorso di un prodotto o processo, dalla sua creazione al suo smaltimento. Ti permette di vedere dove si sprecano risorse o si generano impatti negativi, così da intervenire in modo mirato.
  2. MIPS (Material Input Per Unit of Service)
    Questo indicatore misura quante risorse materiali sono necessarie per fornire un servizio o un prodotto. Più è basso il valore, più efficiente è il sistema. È ideale per capire se si sta davvero riducendo il consumo di materie prime vergini.
  3. IOA (Input-Output Analysis)
    Pensalo come una mappa delle interazioni tra aziende: chi usa cosa e cosa produce. Questo strumento ti aiuta a individuare collegamenti che potrebbero trasformarsi in scambi virtuosi.
  4. CBA (Cost-Benefit Analysis)
    A volte si ha paura che i progetti di SI siano troppo costosi. Ma con l’analisi costi-benefici è possibile calcolare quanto si risparmia davvero, considerando riduzioni e ottimizzazione di rifiuti, minori spese per le materie prime e persino nuovi guadagni.
  5. WA (Water Assessment)
    L’acqua è una risorsa preziosa, e non va sprecata. Questo strumento misura quanta ne usiamo e quanta ne possiamo riutilizzare.

I modelli: come organizzare la Simbiosi Industriale

Non tutte le realtà industriali sono uguali, ed è qui che entrano in gioco i modelli organizzativi.

  1. Distretti o parchi eco-industriali
    Questi sono esempi strutturati, dove le aziende collaborano seguendo un piano chiaro. È il caso delle Aree Ecologicamente Attrezzate (AEA) in Italia, dove i flussi di materiali ed energia sono ottimizzati in modo coordinato.
  2. Collaborazioni spontanee
    Non sempre c’è un piano centralizzato. Spesso, la SI nasce dalla collaborazione tra aziende che, magari, scoprono di poter scambiare risorse in eccesso o energia in surplus. Questo modello è più flessibile e perfetto per realtà più piccole.

Verso il futuro

Abbiamo esplorato insieme i benefici della Simbiosi Industriale, gli strumenti per calcolarne l’efficacia e i modelli che ne favoriscono l’adozione. Questo approccio trasformativo ha il potenziale di diventare il motore di una nuova economia sostenibile, aprendo la strada a soluzioni innovative che plasmeranno il nostro futuro.

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