Il 31 maggio scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 il Decreto 4 aprile 2023, n. 59, che disciplina appunto il sistema di tracciabilità dei rifiuti.
In risposta alla crescente importanza della sostenibilità aziendale, molte nazioni e organizzazioni internazionali hanno introdotto regolamentazioni obbligatorie sulla rendicontazione di sostenibilità. Un esempio è la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) dell'Unione Europea: entrata in vigore il 5 gennaio 2023, impone una serie di obblighi chiari e definiti per le aziende di determinate dimensioni o quotate in Borsa nell'Unione Europea.
La misura della sostenibilità ambientale è di fondamentale importanza per avere una valutazione concreta dell’impegno e dell’attenzione ai vari aspetti della sostenibilità da parte di un’organizzazione, in relazione alle proprie attività nel complesso o ad uno specifico prodotto/servizio. Tale misura necessita di metodologie comuni e di garanzie di validità per evitare l’attuazione e la propagazione di pratiche “sleali”.
Il Ministero della Transizione Ecologica, oggi Ministero dell’Ambiente e delle Sicurezza Energetica, ha approvato nell’agosto del 2021 le “Linee guida sulla classificazione dei rifiuti”. Queste sono da considerarsi giuridicamente vincolanti per la corretta attribuzione dei codici e delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti effettuata dal produttore.
Il 31 maggio scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 il Decreto 4 aprile 2023, n. 59, che disciplina appunto il sistema di tracciabilità dei rifiuti.
Nel nostro Paese la produzione di rifiuti e la successiva raccolta e gestione sono riferite al principio di base di responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti: dai produttori del rifiuto ai trasportatori, dagli smaltitori a coloro che utilizzano il rifiuto per produrre beni di consumo.
Nel marzo del 2020 la Commissione Europea ha definito un primo pacchetto di misure per accelerare la transizione verso un'economia circolare. Il Piano di azione per l’economia circolare prevede che la circolarità e la sostenibilità debbano essere integrate in tutte le fasi della catena di produzione, dalla progettazione alla produzione, fino al consumatore.
Il 26 settembre 2020 entra in vigore il cosiddetto Decreto Rifiuti che attua due delle quattro direttive europee contenute nel Pacchetto Economia Circolare. Facciamo chiarezza sugli aspetti che riguardano direttamente il settore dei rifiuti industriali: cosa significa che i rifiuti speciali sono assimilati ai rifiuti urbani? Gestore pubblico o gestore privato? Cosa cambia in termini di tariffa? Questo e molto altro nel nostro approfondimento sul d.lgs. 116/2020
Il 16 aprile scorso il disegno di legge di delegazione europea è divenuto legge nel nostro paese. Si tratta della Legge 3 maggio 2019, n. 37, in vigore dal 26 maggio 2019, che ha mantenuto i riferimenti ambientali presenti nel ddl e ora confermati al Capo VII della Legge Europea 2018
Il 2019 è iniziato con una importante novità. A partire dal 1° gennaio, infatti, entra in vigore il D. Lgs. 135/2018 “Semplificazioni” che manda definitivamente in pensione il Sistri, il sistema di tracciamento dei rifiuti che fu introdotto nel 2009 ma che non è mai entrato nel pieno della sua operatività