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Mondo Dife

Il trattamento dei rifiuti in Dife: le linee di lavorazione all’interno degli impianti di proprietà

Selezione, triturazione, miscelazione, compattazione e stoccaggio consentono di massimizzare il recupero di materia ed energia e ridurre fortemente il ricorso alla discarica. Il modello Dife punta su innovazione tecnologica e sostenibilità, trasformando gli scarti in risorse e valorizzando l’economia circolare.

di
Carla Tuoni
18 Dicembre 2025

Dife si occupa da oltre 40 anni di gestione dei rifiuti industriali, a partire dalla raccolta e il trasporto fino al trattamento e alla valorizzazione degli scarti negli impianti di proprietà.

I suoi impianti sono dislocati a Serravalle Pistoiese dove avviene il trattamento dei rifiuti non pericolosi mentre lo stabilimento a Montale è dedicato alla gestione dei rifiuti pericolosi. Di fatto, ogni impianto è indirizzato a specifiche tipologie di rifiuto che vengono trattate secondo varie linee di lavorazione.

Le Linee di lavorazione

Ogni tipologia di rifiuto segue una determinata procedura di trattamento, secondo sei linee di lavorazione:

Linea di Selezione

La linea per imballaggi e altri rifiuti valorizzabili è composta da un trituratore con funzione apri-sacco e da un Separatore Balistico che divide i rifiuti per pezzatura, i quali vengono poi convogliati, tramite tre nastri trasportatori, alla cabina di cernita. Qui i rifiuti suddivisi per dimensione e categoria merceologica vengono destinati ai corrispondenti bunker.

Nel corso del 2020, Dife ha investito in un importante progetto di ammodernamento, attraverso il revamping dell’impianto di Serravalle 1, in funzione dagli anni ‘90”, spiega l’Ingegnere Orazio Latina, Direttore Tecnico degli impianti. “Questo intervento ha consentito a Dife di dotarsi di un macchinario più moderno e tecnologico: il separatore balistico. Ciò ha permesso di quadruplicare la capacità di selezione, aumentando qualità e quantità dei materiali avviati a operazioni di recupero. Alla base del macchinario un sistema di setacci multipli sfrutta la forza di gravità per la separazione dei rifiuti, suddivisi per pezzatura, grazie al movimento balistico che fa sì che ciò che non può essere lanciato, rotoli all’indietro”.

Sotto il balistico il magnete deferrizzatore consente di catturare i rifiuti ferrosi che vengono separati dal resto.

La linea di selezione produce anche un materiale non riciclabile, da destinare a impianti di termovalorizzazione.

Linea di Triturazione

Questa linea conduce gli scarti al recupero di energia.

Si tratta della linea di lavorazione ideale per la gestione di:

  • rifiuti ingombranti, come materassi, scarti dell’industria tessile e scarti dell’industria nautica,
  • rifiuti da costruzione o demolizione, come legno, plastica, guaine bituminose,
  • in generale, rifiuti tramite i quali si può realizzare un prodotto combustibile con alto potere calorifico.

Anche qui – come nella linea di selezione - all’uscita del nastro trasportatore, è presente il magnete deferrizzatore che permette di catturare i rifiuti ferrosi.

Il recupero di energia da questi scarti permette di ridurre al massimo la quantità di rifiuti conferiti in discarica e consente di valorizzare i materiali non riciclabili.

A questo proposito, alcuni dei dati presentati all’interno del Report di Sostenibilità 2024, redatto da Dife su base volontaria, mettono in evidenza la riduzione da parte di Dife dei conferimenti in discarica, valorizzando gli scarti tramite operazioni di recupero di materia ma anche di energia.

“I dati parlano chiaro”- afferma Orazio Latina – “dal 2023 Dife ha incrementato in modo significativo il recupero e il riciclo dei materiali di scarto, passando dal 77,9% al 90,2% nel 2024 e registrando una riduzione dei conferimenti in discarica del 70% negli ultimi due anni.”

Linea di Miscelazione dei Fanghi

Questa linea combina diverse tipologie di fanghi, provenienti da svariati processi produttivi, che vengono poi avviati allo smaltimento in discarica.

La miscelazione dei rifiuti richiede controlli analitici più approfonditi affinché i rifiuti gestiti possano essere ammessi in discarica.

“All’interno dell’impianto Serravalle 2, nell’Edificio A e B” – spiega Latina – “è presente una linea di vasche per la miscelazione di rifiuti speciali non pericolosi allo stato solido e fangoso provenienti dai vari settori industriali, come: fanghi organici dall’industria alimentare o chimica, fanghi con coloranti o metalli pesanti dall’industria tessile e metallurgica o fanghi fibrosi dall’industria della carta”

Compattazione

È la linea successiva alla selezione e/o triturazione. I materiali vengono pressati in base alla categoria merceologica, permettendo, così, di ottimizzare gli spazi e di ridurre i trasporti, facilitando le operazioni logistiche.

Stoccaggio per rifiuti pericolosi e non pericolosi

È una linea nella quale i rifiuti confezionati vengono depositati in appositi scaffali suddivisi per tipologia e caratteristiche di pericolo.

I rifiuti confezionati possono essere poi avviati a successivi impianti di trattamento intermedi o finali.

“Alcune aree all’interno degli impianti di proprietà di Dife” – chiude Orazio Latina – “di Serravalle Pistoiese, sono adibite appositamente allo stoccaggio di PFU (pneumatici fuori uso), suddivisi per dimensione e tipologia, e allo stoccaggio della carta (MPS), da avviare al recupero in cartiera. Mentre l’impianto di Montale Croce Rossa (1.300 mq) è dedicato allo stoccaggio dei rifiuti pericolosi, come imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose e contenitori a pressione; colle, adesivi e sigillanti e materiali reagentari; materiali filtranti, indumenti protettivi, dpi contaminati da sostanze pericolose”.

Conclusioni

Dife crede fermamente in un modello di business davvero sostenibile, in cui ogni scarto viene valorizzato e trasformato in risorsa. In questo modo, viene garantito un ciclo virtuoso e responsabile, riducendo al minimo il conferimento in discarica e massimizzando il recupero delle risorse.

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