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Cultura del riciclo

Dichiarazione di Tiblisi, 1977

il 14 ottobre 1977 si svolse a Tbilisi una Conferenza ONU sull’educazione ambientale, organizzata dall’UNESCO e dall’UNEP. Il risultato di tale conferenza fu una Dichiarazione, i cui principi sono ancora validi e di grande attualità. In occasione della ricorrenza di questo evento, riportiamo qui il documento sintetico della Dichiarazione.

di
Redazione
14 ottobre 2022

L'educazione ambientale nel contesto internazionale

DICHIARAZIONE DI TBILISI (ottobre 1977) - estratto Unesco
Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente

In questi ultimi decenni l'uomo, utilizzando la capacità di trasformare il proprio ambiente, ha prodotto cambiamenti sempre più rapidi nell'equilibrio nazionale. Spesso, per le specie viventi, ne conseguono danni che rischiano di essere irreversibili. Secondo quanto ha affermato la conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente umano, organizzata a Stoccolma nel 1972, "difendere e migliorare l'ambiente per le generazioni presenti e future è diventato obiettivo prioritario per l'umanità". Tale impegno richiede con urgenza nuove strategie, imperniate sullo sviluppo che, specie nei Paesi in via di evoluzione, risulta essere una delle condizioni per tale miglioramento. La solidarietà e l'equità nei rapporti tra nazioni debbono costituire la base di un nuovo ordine internazionale, consentendo di collegare il più presto possibile tutti i mezzi adisposizione. Utilizzando le scoperte della scienza e della tecnologia, l'educazione deve assolvere un compito di primo piano per destare una chiara presa di coscienza e una migliore comprensione dei problemi dell'ambiente. Deve creare comportamenti positivi nei confronti dell'ambiente e per utilizzare le risorse delle nazioni.

L'educazione all'ambiente deve essere impartita a tutte le età e ad ogni livello di educazione, formale ed informale. I mezzi di comunicazione di massa hanno il pesante compito di porre le loro immense risorse a servizio di questa missione educativa. È importante che, accanto agli specialisti dell'ambiente, tutti coloro che in forma concreta, con le proprie azioni e le proprie decisioni possono incidere su di esso, ricevano nel corso della propria formazione le cognizioni e le capacità necessarie ed acquisiscano pienamente il senso delle proprie responsabilità a tale riguardo. Una ben intesa educazione ambientale deve essere globale, dovrà protrarsi per tutta la durata dell'esistenza umana e avere presenti i cambiamenti di un universo in rapida trasformazione. Deve preparare l'individuo alla vita, grazie alla comprensione dei gravi problemi del mondo contemporaneo e all'acquisizione delle capacità e delle qualità necessarie ad adempiere un compito produttivo, al fine di migliorare le condizioni di vita e di proteggere l'ambiente, tenendo nel debito conto i valori etici.

Adottando un procedimento globale, basato su un approccio decisamente interdisciplinare, essa ricrea una visione complessiva conforme alla reale compenetrazione dell'ambiente naturale e di quello creato dall'uomo. Contribuisce inoltre a dare il senso della stretta continuità che collega l'atto di oggi alle sue conseguenze di domani. Dimostra l'interdipendenza esistente tra le comunità nazionali, ed insieme l'urgenza di solidarismo tra l'intera umanità. L'educazione ambientale deve essere aperta alla comunità. Deve associare il singolo ad un processo attivo di soluzione dei problemi nel contesto di specifiche realtà, deve animare l'iniziativa, la responsabilità e l'impegno a costruire un avvenire migliore. Per sua natura, l'educazione ambientale può decisamente contribuire al rinnovamento del processo educativo.

A tal fine essa esige alcune azioni specifiche per colmare le lacune che i sistemi educativi, malgrado notevoli sforzi, continuano a presentare. Di conseguenza, la Conferenza di Tbilisi: lancia un appello agli Stati membri perché inseriscano nelle loro politiche educative un complesso di misure in grado di introdurre nell'intero sistema educativo preoccupazioni, attività e contenuti relativi all'ambiente, ispirandosi agli obiettivi ed alle caratteristiche che sono stati ora indicati; invita le autorità responsabili dell'educazione a promuovere ed intensificare la riflessione, la ricerca e l'innovazione a proposito dell'educazione ambientale; chiede con insistenza agli Stati membri di collaborare in tale ambito, soprattutto scambiandosi le esperienze fatte, i risultati della ricerca, la documentazione, il materiale prodotto, ed offrendo con generosità agli insegnanti e agli specialisti degli altri Paesi le capacità formative di cui dispongono; lancia infine un appello alla comunità internazionale perché porti generosamente il proprio contributo al consolidarsi di questa collaborazione in un campo che simbolizzala solidarietà di tutti i popoli e sembra particolarmente adatto a promuovere la comprensione internazionale ed a servire la causa della pace.

L'autore

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