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Inasprimento leggi in materia di gestione dei rifiuti (DL 116 del 2025)

Il DL 116/2025 apporta, infatti, modifiche sostanziali a diverse normative, tra cui:

• Testo Unico Ambientale (TUA)

• Codice Penale

• Codice di Procedura Penale

• Codice Antimafia

• Codice della Strada

• D.lgs. 231/2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti.

Le principali novità

Passaggio da Contravvenzioni a Delitti: molte condotte illecite in materia di gestione dei rifiuti, precedentemente considerate contravvenzioni, sono ora qualificate come delitti, punibili con la reclusione.

Questo significa che le conseguenze penali diventano più gravi e complesse e che non sia più possibile applicare il procedimento di estinzione delle sanzioni penali in sanzioni amministrative.

Introduzione di nuove sanzioni e inasprimento quelle esistenti per:

- l'abbandono di rifiuti

- la gestione di discariche non autorizzate

- la spedizione illegale di rifiuti

- la tracciabilità dei rifiuti

Viene inclusa peraltro la possibilità di sospendere la patente del trasportatore, disporre il fermo del veicolo e l'esclusione o cancellazione dall'albo dei trasportatori.

Sanzioni più Elevate per Condotte Rischio: le sanzioni aumentano per le violazioni che mettono a rischio gli ecosistemi e la popolazione, o che vengono commesse in siti da bonificare.

Nuovi Strumenti Investigativi: viene introdotta la possibilità di arresto in flagranza differita, anche tramite l'utilizzo di sistemi di videosorveglianza, per i reati di disastro ambientale e traffico illecito di rifiuti.

Modifiche al D.Lgs 231/2001

Quanto alle modifiche introdotte con riguardo al D.Lgs. 231/2001 (decreto che stabilisce la responsabilità delle aziende e degli enti per determinati reati commessi da persone al loro interno nell’interesse o a vantaggio dell’ente stesso) il decreto ha inciso in particolare sull’art. 25-undecies, relativo ai reati ambientali.

Il catalogo dei reati è stato ampliato con l'introduzione di:

• Impedimento del controllo

• Omessa bonifica

• Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti

• Abbandono di rifiuti non pericolosi in casi particolari;

• Abbandono di rifiuti pericolosi;

• Combustione illecita di rifiuti.

Questi reati ora, se commessi da persone legate all’azienda, possono far scattare la responsabilità anche per l’impresa stessa.

In più sono stati introdotti aggiornamenti su:

• Gestione di rifiuti non autorizzata;

• Violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari;

• “Spedizione illegale di rifiuti” ha sostituito la vecchia dicitura “Traffico illecito”;

• Attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti;

• l’inasprimento generale delle sanzioni pecuniarie e delle sanzioni interdittive previste ora per ulteriori reati contemplati dall’art. 25-undecies e, in taluni casi, con durata minima più lunga.

Il decreto dovrà essere convertito entro 60 gg dalla sua pubblicazione.